Slitta a vela. Come volare sul ghiaccio

La slitta a vela è uno degli sport invernali più interessanti praticati in Polonia sui laghi ghiacciati.

Un'alternativa per gli appassionati di barca a vela in attesa di poter mettere le proprie imbarcazioni in acqua nella bella stagione.

Cos'è la slitta a vela

Il bojer, così viene chiamato in polacco (iceboat in inglese), è una slitta dotata di una vela in grado di scivolare sui laghi ghiacciati nei freddi inverni.

Si tratta di una struttura completamente diversa dalla barca a vela in quanto creata apposta per questo tipo di attività sportiva.

 

Com'è costruita la slitta a vela

Le dimensioni sono regolamentate dalla International DN ovvero l'acronimo di Detroit News.

Il nome deriva dall'omonimo giornale americano che nel 1937 aveva indetto un concorso per la progettazione di un veicolo adatto a scivolare sul ghiaccio. Il vincitore fu William D. Sarns del Michigan progettando una costruzione semplice e facile da costruire anche in garage.

Da qui proviene il nome della categoria DN-60.

Solitamente è una monoposto a forma triangolare molto simile al carro a vela, ovvero un veicolo adatto alla terraferma spinto dalla forza del vento solitamente usato nei deserti o nelle aree dotate di ampi spazi.

La differenza sostanziale è che al posto delle ruote ci sono lame in ferro o in acciaio per scivolare sul ghiaccio.

Lo scafo è solitamente in legno. Due lame laterali sono fisse mentre quella a prua sterza tramite un timone situato di fronte al pilota.

Solitamente la slitta a vela è monoalbero inclinata verso poppa. È dotata di una randa, senza fiocco, con una cima gestita dal pilota che ne può regolarne l'apertura in base alla direzione del vento alla stregua di una laser o di un windsurf.

 

Condizioni climatiche per la slitta a vela

Per scivolare in sicurezza sui laghi ghiacciati è necessario un periodo prolungato anche di diversi giorni ben sotto lo zero.

È importante che il ghiaccio raggiunga uno spessore stabile di almeno dieci centimetri, dato il peso del veicolo e del pilota è bene non rischiare quando queste condizioni non si verificano.

 

Come prepararsi

Innanzi tutto, chiunque pratica la slitta a vela solitamente è un buon velista abituato a navigare sui laghi e a reagire alle continue variazioni dei venti.

Date le temperature e le forti velocità, bisogna essere adeguatamente vestiti per sopportare il freddo intenso.

Il casco è fondamentale a causa del rischio capovolgimenti. Bisogna tenere presente infatti che sul ghiaccio si possono raggiungere velocità molto elevate.

 

Dove praticare la slitta a vela in Polonia

Come nella barca a vela, il luogo maggiormente frequentato dagli appassionati del bojer è la Masuria.

Questo per la sua abbondanza di laghi proprio nella zona più fredda in Polonia dove ci sono maggiori possibilità di condizioni di ghiaccio adatte e dove vengono organizzate anche delle regate.

 

Esperienza diretta sui laghi della Polonia

Essendo un velista con qualche anno di esperienza sui laghi polacchi, ho avuto più volte modo di pilotare slitte a vela artigianali.

Ho pilotato per la prima volta il bojer sul mio lago preferito di Paprocany, a Tychy nel Voivodato della Slesia qualche anno fa.

Ai tempi le condizioni favorevoli erano frequenti e lo spessore del ghiaccio unito al vento consentivano tutti gli anni di volare a forte velocità.

Negli ultimi anni i cambiamenti climatici hanno avuto però parecchia influenza. Almeno dal 2018 non ricordo un solo giorno con ghiaccio sufficiente per scivolare sul ghiaccio in sicurezza.

Tengo a sottolineare che sto parlando della Polonia, un paese conosciuto per le rigide condizioni climatiche. Anche questo aspetto deve far riflettere.

Riguardo il confronto con la barca a vela, ritengo la slitta ben più difficile per tutta una serie di motivi:

Innanzi tutto, la forza del vento. Quando si è in barca a vela e non c'è vento, si galleggia sull'acqua e si aspetta pazientemente che torni a soffiare. Sulla slitta a vela si rimane fermi sul ghiaccio senza conoscere lo spessore sotto. Posso assicurare che non è il massimo. Per questo in questi casi si scende e si spinge il veicolo camminando sul ghiaccio sperando di catturare il vento e ripartire.

Le onde. In barca a vela si osservano per capire la direzione del vento ed eventuali repentine burrasche. Sul ghiaccio non è possibile.

La vegetazione. Un buon velista osserva in che direzione si muovono le foglie. Questo non è possibile in inverno in quanto gli alberi sono completamente spogli.

Il vento addosso. Nella bella stagione lo si sente soffiare sul proprio corpo ed è di grosso aiuto per percepirne la direzione e i suoi cambiamenti. In inverno si è completamente vestiti e con il casco per cui si può solo intuire tramite l'esperienza e il comportamento della randa.

Il modo di navigare (o di pilotare). In acqua si può virare anche in maniera repentina come durante le regate. Sulla slitta a vela bisogna effettuare manovre "a otto" molto ampie proprio per evitare pericolosi capovolgimenti o testa-coda.

Infine l'attrito. In acqua ci sono vari fattori come le onde che hanno influenza sulla velocità. Sul ghiaccio manca quasi del tutto. Ciò comporta che, in caso di brusca virata, si può perdere il controllo del veicolo.

Tuttavia resta uno sport che garantisce adrenalina e divertimento. Lo scivolare zigzagando sul ghiaccio ad alta velocità è una sensazione che consiglio a ogni appassionato di vela.

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Photo by John Nyberg from FreeImages.

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