Castello di Malbork

Il castello di Malbork è una delle principali attrazioni del Nord della Polonia ed è una tappa obbligata per i turisti che visitano i dintorni di Danzica.

Oggi, il Castello di Malbork è riconosciuto come Patrimonio Culturale dell'UNESCO per il suo straordinario valore storico e architettonico, e continua a essere un punto di riferimento fondamentale per gli studiosi e gli appassionati di storia medievale europea.

 

 

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Storia del castello di Malbork

Il Castello di Malbork, edificato nel tredicesimo secolo dai Cavalieri Teutonici, è un esemplare emblematico dell'architettura militare medievale e una delle più imponenti fortezze gotiche d'Europa. Originariamente chiamato Marienburg, il castello serviva come quartier generale dell'Ordine Teutonico, che fu invitato nel 1226 da Konrad Mazowiecki, duca di Masovia, a stabilirsi nelle terre polacche per aiutare a difendere i suoi confini contro i pagani prussiani e per facilitare la cristianizzazione della regione.

Con l'espansione teutonica, il castello divenne il cuore di una rete di castelli che si estendeva attraverso l'Europa, dalla Sicilia alla Svezia, posizionati strategicamente a distanze che variavano tra uno e tre giorni di cavallo l'uno dall'altro. Malbork si distingueva non solo per le sue dimensioni ma anche per la sua complessità architettonica e la sua capacità di funzionare autonomamente in caso di assedio.

Nel 1457, il castello passò nelle mani del Re polacco Casimiro IV Jagellone, che lo acquistò pagando i debiti accumulati dall'Ordine, inclusi i salari arretrati dei soldati cechi. Questo passaggio segnò l'inizio di un nuovo capitolo nella storia del castello, che vide alterne vicende di possesso e utilizzo.

Nel 1772, come parte delle spartizioni della Polonia, il Castello di Malbork cadde sotto il controllo prussiano. L'esercito prussiano, noto per la sua disciplina e efficienza militare, occupò il castello e intraprese una serie di modifiche strutturali significative. Questi lavori avevano l'obiettivo di modernizzare la fortezza e adattarla alle nuove esigenze militari e difensive. Vennero rinforzati bastioni e mura, e alcune aree del castello furono trasformate per ospitare guarnigioni più grandi. Durante questo periodo, il castello perse parte del suo carattere medievale, acquisendo invece tratti più tipici delle fortificazioni dell'età moderna.

Durante il periodo tra le due guerre mondiali, il Castello di Malbork assunse un ruolo sinistro sotto l'occupazione nazista. I nazisti, vedendo nel castello un simbolo di potere teutonico e un'icona della loro ideologia, lo trasformarono in un centro di addestramento e propaganda. Tuttavia, la loro presenza portò anche a gravi danni: alcune parti del castello furono adibite a magazzini di munizioni e altre zone subirono modifiche invasive che compromisero l'integrità storica e architettonica del sito.

Il culmine di questa fase oscura si verificò durante la Seconda Guerra Mondiale, quando il castello fu parzialmente distrutto in seguito ai bombardamenti alleati, che miravano a colpire le strutture utilizzate significativamente dai nazisti per scopi militari. Questa distruzione lasciò il castello in uno stato di rovina, dal quale solo successivi e meticolosi lavori di restauro hanno potuto parzialmente recuperarlo.

 

Restauri moderni

I restauri moderni del Castello di Malbork hanno rappresentato una sfida imponente per conservatori e architetti, impegnati a preservare l'autenticità di uno dei più grandi complessi castellani in mattoni del mondo mentre lo adattavano alle necessità del XXI secolo. Dopo i gravi danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale, un programma di restauro è stato avviato nel dopoguerra per ripristinare le parti del castello distrutte e degradate. Questi lavori hanno richiesto un meticoloso lavoro di ricerca storica per garantire che ogni dettaglio fosse fedele agli originali medievali, dal recupero dei mattoni e delle tecniche di costruzione del tempo, fino alla riproduzione degli affreschi interni e delle sculture ornamentali.

Una delle principali sfide è stata quella di integrare sistemi moderni di sicurezza e accessibilità senza compromettere l'integrità storica e visiva del castello. Ciò include l'installazione discreta di sistemi antincendio e l'adattamento di percorsi per rendere il castello accessibile ai visitatori con disabilità. Allo stesso tempo, gli sforzi di conservazione devono continuamente bilanciare la necessità di mantenere il castello aperto e attraente per i turisti con quella di preservare le fragili strutture storiche dall'usura che un flusso costante di visitatori può causare.

Inoltre, il clima variabile della regione presenta ulteriori sfide, dal gelo che può danneggiare i mattoni antichi alla gestione dell'umidità che rischia di erodere interni storici. Questo complesso lavoro di restauro e conservazione continua ad essere una priorità per garantire che il Castello di Malbork possa essere ammirato dalle future generazioni, testimoniando la grandezza architettonica e la tumultuosa storia del periodo medievale in Europa.

 

Cosa vedere nel castello di Malbork

Visitando il Castello di Malbork, noto anche con il nome tedesco di Marienburg, si resta subito colpiti dalla meticolosa organizzazione dei Cavalieri Teutonici. La struttura delle porte, con le loro gole curvate, è progettata per offrire protezione durante gli assalti, riflettendo la sofisticata tattica difensiva dell'epoca.

Una curiosità storica affascinante è l'uso di fogli di verdura come sostituti della carta igienica nelle latrine del castello. Inoltre, sistemi antichi ma ingegnosi, come gli "ascensori" d'acqua, garantivano l'approvvigionamento ai piani superiori e proteggevano i pozzi dall'avvelenamento, un rischio concreto durante gli assedi.

Il castello si articola in tre distinti settori: alto, medio e basso, ognuno con caratteristiche uniche e costruito lungo la riva del fiume Nogat, circondato da un fossato alimentato da un lago artificiale appositamente creato.

La maestosità del Castello di Malbork si esprime nella sua architettura gotica, con torri e bastioni che si elevano imponenti, e cortili decorati con affreschi e sculture raffinate. Il cortile centrale del castello medio, ad esempio, ospita un imponente pozzo e una scala a chiocciola che conduce alle stanze superiori.

Non solo architettura, ma il castello è anche un custode di una vasta collezione di arte, armi, armature e strumenti di tortura medievali. Il museo del castello offre mostre temporanee che esplorano temi come la storia della Prussia, la vita degli ordini monastici e le vicende storiche del castello stesso.

Per gli appassionati di tecnologia antica, il castello vanta il più antico sistema di riscaldamento a pavimento ancora funzionante e un ponte levatoio che continua a stupire per la sua efficienza.

Infine, per una vista spettacolare del castello, si consiglia di attraversare il ponte di legno sul fiume Nogat. Mentre si attraversa, si può avvertire l'oscillazione del ponte, una tentazione per i più audaci, ma è sconsigliabile saltarci sopra per il rischio di danneggiarlo.

 

Come arrivare a Malbork

Da Danzica ci sono ottimi collegamenti in treno. La durata del viaggio è di circa cinquanta minuti. In macchina bisogna percorrere la superstrada S7 alla volta di Elbląg uscendo allo svincolo per la DK55 a Nowy Dwór Gdański.

Arrivando da Katowice o da Łódź occorre l'autostrada A1 uscendo allo svincolo Swarożyn. Da Varsavia si percorrerà la DK7 e S7 fino a Elbląg. Arrivando da Katowice in treno si cambierà a Varsavia. Da Varsavia Centrale ci sono Intercity diretti per Malbork con tempi di percorrenza di due ore e mezzo circa.

 

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Mappa dei luoghi

 

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