Natale in Polonia. Usi e tradizioni

Sei mai stato in Polonia in inverno durante il Natale? Sai che le festività natalizie sono fra le più sentite dai polacchi? Qualora ancora non avessi ancora vissuto il Natale in Polonia, allora leggi questo articolo fino in fondo perché sto per raccontarti dei suoi usi e delle sue tradizioni.

 

 

Primi di Dicembre

Il preludio al Natale si respira già alcune settimane prima in cui viene festeggiato Święty Mikołaj, la festa di Babbo Natale.

Il sei Dicembre è consuetudine vederlo girare per le scuole e gli asili ascoltando i desideri dei bambini e portando doni a quelli che si sono comportati bene durante l'anno. Le visite avvengono anche a casa con membri della famiglia vestiti da Babbo Natale pronti a portare i doni ai bambini.

 

Mercatini di Natale in Polonia

In attesa del Natale, nella prima metà di Dicembre si svolgono i mercati natalizi o Jarmarki Bożonarodzeniowe, una tradizione proveniente dalla Germania che però ha sempre più seguito anche in Polonia.

Le piazze di diverse città si riempiono di stand per la vendita di oggetti fatti a mano, dolciumi, cibi e bevande tipiche del periodo natalizio. Come non può mancare un bicchiere di brulé in Italia, in Polonia una tazza di wino grzane è un piacevole momento per gustare qualcosa di caldo anche se l'alcool non aiuta certo a resistere al freddo pungente.

I mercatini di Natale di Cracovia sono fra quelli più conosciuti in Polonia. Ogni anno animano il Rynek e Sukiennice con decine di stand fra animazioni e canti natalizi che attirano migliaia di turisti nonostante le basse temperature.

Per il 2023 sono previsti dal 24 Novembre fino a Capodanno.

 

Vigilia di Natale

È senza dubbio il giorno più atteso delle festività di Natale. Come in Italia, le famiglie si riuniscono per il cenone ma con rituali diversi dai nostri.

La cena inizia intorno alle diciotto quando i bambini vedono la prima stella in cielo. Prima d'iniziare, il rito religioso prevede che sul tavolo ci siano delle ostie (in polacco opłatki). Ciascuno dei presenti prenderà un'ostia in mano per poi rivolgersi direttamente a ciascuno degli altri ospiti scambiandosi gli auguri per l'anno successivo.

Alla fine si stacca un pezzo dell'ostia dell'altro membro della famiglia per poi mangiarlo. Il rituale procede finché non vengono scambiati gli auguri con ciascuno dei presenti. Solo allora ci si può accomodare a tavola.

Una volta seduti, la tradizione prevede che nessuno si alzi da tavola finché il cenone non è terminato. Per questo si usa riempire la tavola di tutte le portate previste o al massimo nelle vicinanze in modo da non doversi alzare.

Sotto la tovaglia rigorosamente bianca viene posto del fieno, simbolo di buon auspicio nonché ricordo della Natività. La tavola è sempre imbandita per una persona in più. La tradizione prevede di lasciare sempre spazio per l'arrivo di un eventuale sconosciuto (in polacco nieznajomy) o in memoria di chi non c'è più. Il menu prevede che ci siano dodici piatti che solitamente variano in base alla regione.

Nel cenone della Vigilia non si mangia carne. Le zuppe più servite sono quella di barbabietole con i łazanki, simili ai tortellini solitamente ripieni di funghi e crauti. In altre famiglie è più popolare la zuppa di funghi.

Come secondo è immancabile la carpa, un pesce povero d'acqua dolce che purtroppo è oggetto di diatriba fra commercianti e animalisti per le condizioni precarie in cui vengono portati sulle tavole.

In molti supermercati si trovano frequentemente vasche piene di carpe e sono talmente tante da impedire loro quasi di muoversi. Inoltre spesso vengono vendute ancora vive e uccise in condizioni disumane. Inutile acquistarle per poi liberarle nei laghi in quanto lo shock termico le ucciderebbe in poco tempo.

La carpa viene cucinata in vari modi, fritta, a forno, sotto gelatina ecc... Insieme a essa possono essere serviti pierogi, aringhe, crauti mentre da bere c'è sempre a tavola il kompot, una bevanda a base di frutta secca cotta.

In molte regioni della Polonia vengono serviti i makówki, un dolce a base di seme di papavero da cui prende il nome (in polacco si chiama mak). Il seme di papavero è un simbolo di fertilità nonché di tranquillità.

Una volta terminata la cena arriva il momento tanto atteso dai bambini, lo scambio dei regali. Come in Italia vengono tenuti sotto l'albero così com'è da tradizione la messa di mezzanotte (in polacco pasterka).

 

Albero di Natale

Viene addobbato nello stesso modo che nelle case italiane. Cambia però il giorno in cui vengono tolti gli addobbi. In alcune case viene già smontato subito dopo l'Epifania oppure la prima domenica successiva mentre nella maggior parte dei casi rimane nelle case fino al due Febbraio.

Solitamente vengono usati alberi veri provenienti dalle piantagioni anche se purtroppo non mancano i tagli illegali nelle foreste. In Polonia la sensibilizzazione per un utilizzo e uno smaltimento sostenibile degli alberi di Natale è in crescita anche se molto c'è ancora da fare.

 

Presepio

È presente in tutte le chiese ed esposto in tutto il periodo di Natale. In alcune città si possono visitare i presepi viventi con tanto di animali vivi.

Uno dei presepi più conosciuti non solo in Polonia ma in tutto il mondo è la Szopka Krakowska, storico concorso risalente al 1937 che avviene nel centro di Cracovia dove parecchi autori gareggiano fra di loro per il premio di miglior presepio. Il concorso è suddiviso in categorie in base all'età e alle dimensioni del presepio.

 

Primo e secondo giorno di Natale

Quelli che per noi sono Natale e Santo Stefano, in Polonia sono chiamati rispettivamente Primo e Secondo giorno di Natale (Pierwszy i Drugi Dzień Świąt) e sono festivi come in Italia.

In questo periodo cominciano le kolędowanie dove bambini e giovani, chiamati kolędnicy girano le case e in cambio di doni intonano i canti tipici natalizi in segno di buon augurio. Anche in questi due giorni le famiglie si riuniscono per pranzo con menu che variano in base alle regione e alle tradizioni delle singole famiglie.

 

San Silvestro e Capodanno

Per la fine dell'anno in Polonia non ci sono sostanziali differenze con l'Italia. Solitamente ci si organizza con amici a casa o in feste organizzate in attesa della mezzanotte. Nelle grandi città sono organizzati concerti di vari gruppi musicali a cui partecipano migliaia di persone nonostante il rigido inverno.

I fuochi d'artificio sono una piaga anche peggiore che in Italia in quanto sono venduti liberamente nei supermercati e vengono sparati per le strade senza alcuna particolare regolamentazione.

Anche in Polonia c'è una crescente opera di sensibilizzazione sulla pericolosità e sull'impatto verso gli animali, le campagne hanno sortito alcuni effetti tuttavia si è ancora ben lontani da una soluzione sul tema in grande scala.

 

Sei gennaio, Trzech Króli

In Polonia non si festeggia l'Epifania come in Italia ma è la festa dei Re Magi, chiamati in polacco Trzech Króli. Il sei gennaio si possono incontrare ancora una volta i kolędnicy vestiti stavolta da Re Magi intonando canti natalizi.

Solo dal 2011 in Polonia, così come in Italia, è un giorno festivo.

 

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