Lo Świnica è una delle m sui Monti Tatra più difficili quanto ambite dagli escursionisti. Un percorso con un lungo tratto su una via ferrata con panorami unici.

In questo articolo vi racconto la mia esperienza dopo aver scalato la sua cima.

 

Dove si trova lo Świnica

Si tratta di una delle montagne più alte degli Alti Tatra lungo la linea di confine fra Polonia e Slovacchia.

Ha un'altezza di duemilatrecento metri e può essere raggiunta tramite il sentiero rosso a Occidente da Kasprowy Wierch, dove si trova l'osservatorio meteorologico, oppure attraverso il difficilissimo Orla Perć da oriente.

Il percorso raccontato è quello da occidente ma ha richiesto una marcia di circa dieci ore con un'ascesa di milletrecento metri da Zakopane.

 

Partenza da Zakopane

Alti Tatra da Hala Gąsienicowa

L'escursione parte da Kuźnice intorno ai mille metri. È lo stesso già raccontato sul mio articolo relativo a Hala Gąsienicowa. Sono salito da Dolina Jaworzynka ma il percorso dal Boczań non comporta alcuna differenza a livello di difficoltà.

 

Salita verso lo Świnicka Przełęcz

Zielony Staw Gąsienicowy visto dal sentiero nero per Świnicka Przełęcz

Una volta raggiunta Hala Gąsienicowa intorno ai millecinquecento metri, riconoscibile dalle casette in legno, si va dritti attraverso il sentiero nero accanto alla stazione meteorologica IMGW. Attenzione perché questo sentiero non è ben segnalato.

Chi invece desidera affrontare l'Orla Perć, deve andare in direzione Czarny Staw Gąsienicowy per poi dirigersi verso la cima dello Zawrat.

Noi dobbiamo seguire le indicazioni per Świnicka Przełęcz così come lungo il percorso raccontato dopo la scalata sul Kościelec.

Una volta incrociato il sentiero giallo, si prosegue dritto in direzione della funivia che porta a Kasprowy Wierch. Da qui si prosegue lungo il sentiero nero in direzione Świnicka Przełęcz.

Una volta raggiunto il Zielony Staw Gąsienicowy, un lago glaciale sulla destra del sentiero, proseguiamo su quello nero mentre poniamo i bastoncini telescopici nello zaino. A sinistra domina la cima appuntita del Kościelec.

Questo è il tratto fisicamente più duro, soprattutto per chi ha sulle gambe la salita da Zakopane nella stessa giornata. Un percorso di un'ora con un'ascesa di circa quattrocento metri su una scalinata rocciosa. Mentre si sale vale la pena girarsi ogni tanto per ammirare il panorama sottostante.

La fine dell'ascesa corrisponde all'arrivo a Świnicka Przełęcz, dove termina il sentiero nero incrociando quello rosso lungo la linea di confine con la Slovacchia. Qui si trovano un paio di panchine in legno dove sostare ammirando il panorama sui Tatra slovacchi.

 

Via attrezzata verso la cima dello Świnica

Percorso attrezzato verso lo Świnica

In questo percorso attrezzato occorre da subito indossare il casco protettivo e i guanti. Lungo tutto il tratto il rischio di crolli è elevato oltre a quello legato alle cadute. Si prevede un'altra ora di salita per circa duecentocinquanta metri d'ascesa.

Il primo tratto scorre tranquillamente su una scalinata rocciosa priva di difficoltà. Dopo circa quindici minuti di salita parte il primo tratto con roccia pressoché liscia con rischio di trovarla bagnata. Nel contempo comincia il tratto attrezzato con catene che ci permette agevolmente di superarlo.

Dopo si attraversa lo Żleb Batona, un tratto con vari saliscendi il cui passaggio è facilitato da catene. Anche qui i graniti sono fortemente inclinati verso valle e senza la via ferrata sarebbe stato proibitivo passare.

Dopo un altro tratto senza difficoltà, occorre attraversare una stretta gola rocciosa chiamata Wrótka dove arrampicarsi per qualche metro per poi scendere dalla parte opposta dove si apre il panorama sui Tatra slovacchi.

Tatra slovacchi con la cima del Krivan

La salita prosegue fra tratti relativamente semplici a quelli più ripidi dove troviamo sempre delle catene a facilitarci la salita.

Bisogna dire che la via ferrata rende il percorso abbordabile a chi ha esperienza ma senza sarebbe impossibile d'attraversare se non con un'attrezzatura da scalata.

La cima dello Świnica è un cocuzzolo roccioso con spazio per una decina di persone. Il panorama è unico. A Ovest si ammirano i Tatra Occidentali con Kasprowy Wierch, a Est lo Zawrat e l'Orla Perć, a Nord il Kościelec e Zakopane mentre a Sud si trova la Slovacchia con il Kriváň.

 

Discesa dallo Świnica verso Zakopane

Tatra Occidentali con Czerwone Wierchy, Giewont e Kasprowy Wierch

Per tornare indietro occorre per forza affrontare a ritroso il percorso dell'andata. Lo stesso riguarda chi proviene dall'Orla Perć in quanto è a senso unico e non è possibile tornare verso lo Zawrat.

Il sentiero rosso viene affrontato agevolmente ma sempre attenendosi alle regole di sicurezza fino a tornare a Świnicka Przełęcz.

Tiriamo fuori i bastoncini telescopici. Stavolta proseguiamo per il sentiero rosso lungo un continuo saliscendi sopra i duemila metri. Superiamo il confine geologico fra gli Alti Tatra e quelli occidentali sempre con l'osservatorio di Kasprowy Wierch come riferimento.

Sullo sfondo riconosco il Giewont e le quattro cime dei Czerwone Wierchy.

Raggiunto il Liliowe, sotto i duemila metri, comincia la discesa lungo il sentiero verde. È molto ripida e mette a dura prova le ginocchia. Dopo poco più di mezz'ora incrociamo il sentiero giallo e poi quello nero all'altezza dell'impianto di risalita.

La discesa prosegue verso Hala Gąsienicowa fino a tornare a Zakopane attraverso il sentiero blu del Boczań.

 

Consigli sul percorso verso lo Świnica

Orla Perć visto dallo Świnica

Quello per lo Świnica è un percorso fra i più difficili sui Monti Tatra e riservato agli escursionisti con alle spalle già altre cime. Personalmente l'ho scalata dopo aver raggiunto altre cime sui Tatra come il Rysy, il Giewont, il Kriváň e il Kościelec. Inoltre occorre trovarsi in un ottimo stato di forma fisica.

Chi ha esperienza sulle Alpi non deve sottovalutare il percorso. Siamo in Polonia e il tempo cambia velocemente anche in estate. Per questo le previsioni del tempo vanno monitorate continuamente per scegliere il momento opportuno per la salita.

Io stesso avevo inizialmente programmato la salita attraverso lo Zawrat, tuttavia il giorno prima aveva piovuto e con il rischio di trovare rocce bagnate ho preferito optare per un percorso meno complesso.

Trattandosi di un percorso molto battuto dagli escursionisti, è importante partire molto presto. Personalmente alle cinque del mattino ero già all'interno del territorio del parco.

Per risparmiare forze e rendere la salita meno proibitiva, si può pernottare al rifugio di Murowaniec, l'unico lungo il tracciato. Tuttavia occorre prenotare con larghissimo anticipo per trovare posto. In caso contrario occorre affrontare tutto in un giorno come nel mio caso.

Il casco da montagna non è obbligatorio ma è vivamente consigliato. Questo insieme a delle scarpe da trekking solide e alte a coprire le caviglie. I guanti sono consigliati soprattutto per le catene che potrebbero essere molto fredde.

Percorso non consigliato a chi soffre di vertigini, sia lungo il sentiero nero che quello fino alla cima si cammina su tratti ripidi a ridosso di burroni.

Partite con una buona scorta d'acqua e di cibo tale da permettere una facile rigenerazione, il percorso è molto lungo e sfiancante.

Si consiglia di affrontare il percorso in estate. Nei periodi invernali lo Świnica diventa esclusiva di alpinisti molto esperti anche se non mancano gli incidenti mortali anche ai taternisti più preparati.

 

Mappa del percorso

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Mappa dei luoghi

 

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