Barania Góra. Sorgente del fiume Vistola

Barania Góra è una delle principali mete turistiche dei Beschidi Slesiani per la facilità del suo percorso fra gole e cascate.

Un rilievo conosciuto in tutta la Polonia in quanto si trovano le sorgenti del Vistola, il fiume più lungo in Polonia.

Geologia e Natura di Barania Góra

 

Barania Góra si trova nel Voivodato della Slesia all'interno del Parco Paesaggistico dei Beschidi Slesiani o Park Krajobrazowy Beskidu Śląskiego e fa anche parte della rete di Natura 2000.

Nell'area sono presenti due riserve naturali. Il Lago Czerniańskie e tutti gli acquiferi che alimentano il fiume Vistola si trovano all'interno della Riserva Naturale «Wisła.»

L'area compresa fra il Magurka e i pressi del rifugio Przysłop passando per la cima della catena montuosa giace all'interno della Riserva Naturale «Barania Góra.»

Geologicamente l'area è interessata da strati sub-orizzontali di Flysch dei Carpazi o Flysz Karpacki, una roccia sedimentaria creatasi in seguito a dei fenomeni di rapida sedimentazione sottomarina.

Gli affioramenti sono evidenti lungo il sentiero blu adiacenti al Biała Wisełka mentre sono maggiormente coperti dalla vegetazione sul versante opposto.

Il terreno attorno a Barania Góra ha ottime proprietà di assorbimento che viene sfruttata dalla foresta durante i periodi di siccità e consente una buona filtrazione dell'acqua che scorre pulita lungo i torrenti.

Fra i 500 e i 1100 metri di altezza i sentieri attraversano una foresta naturale di faggi con minore presenza di abeti e pini mentre la cima appare brulla a causa dell'attacco dei tarli.

Riguardo la fauna, nei dintorni di Barania Góra vivono lupi, linci e alcune unità di orsi bruni.

 

Sorgente del fiume Vistola

Non esiste un'unica sorgente visitabile del fiume Vistola. I torrenti Biała e Czarna Wisełka sono alimentati in diversi punti a monte fino a incrociarsi all'altezza del Lago Czerniańskie.

Su questo lago artificiale è presente una diga e solo dalle sue feritoie inizia a scorrere il fiume Vistola attraversando città come Oświęcim, Cracovia, Sandomierz, Varsavia e Toruń. fino a sfociare sul Mar Baltico.

 

Biała Wisełka. Sentiero blu.

 

 

Il punto di partenza consigliato per l'escursione è quello presso il parcheggio di Biała Wisełka di fronte alla stazione dei Vigili del Fuoco.

Il parcheggio è a pagamento nei periodi di maggior flusso turistico. Pagando sei złoty è possibile lasciare la propria macchina per tutto il giorno.

Il sentiero blu attraversa tutto il lato settentrionale del massiccio di Barania Góra fino in cima adiacente al torrente Biała Wisełka.

I primi tre chilometri percorribili in circa un'ora di marcia sono su un tratto asfaltato accanto al quale si trovano alcuni bungalow affittabili durante la bella stagione.

Si cammina dentro una stretta gola con gli affioramenti del Flysch dei Carpazi a strapiombo sul torrente.

Il corso d'acqua ha subito diversi interventi antropici. Oltre alla strada che ne ha ristretto la sezione, sono presenti diverse briglie di cemento volte a regolarne la velocità.

A metà del sentiero asfaltato sono segnalate le Rocce a fungo o Skały Grzybowe. La diversa forma è dovuta alle diverse caratteristiche geologiche: mentre la parte inferiore è costituita da conglomerati, quella superiore è in arenaria.

Si trovano sulla cima del versante meridionale e difficilmente visibili dal sentiero. Per raggiungerle occorrerebbe salire lungo un tratto di strada fuori del sentiero turistico che invito a non affrontare.

 

Cascate Rodła

Appena iniziato il tratto sterrato in salita, si possono ammirare le Cascate Rodła, una serie di venticinque cadute naturali con altezze fino a cinque metri.

Le Cascate Rodła sono incastonate nei Flysch dei Carpazi e sono le più alte dei Beschidi Slesiani .

Tuttavia la loro altezza non è da annoverare fra le principali in Polonia dato che le più alte cascate del Wielka Siklawa presso la Valle dei cinque laghi polacchi sui Monti Tatra vanta una caduta di circa settanta metri.

 

Cima del Barania Góra

Proseguendo dalle Cascate Rodła il sentiero raggiunge delle pendenze un po' più blande e prosegue a zigzag nella foresta di faggi fino alla cima del Barania Góra a quota 1220 metri.

Così come i Monti Opawskie, i tarli hanno attaccato i pini rendendo la cima brulla e alla mercé delle intemperie.

La foresta in cima era costituita per lo più di specie alloctone di pini piantati decenni prima al posto dei faggi a causa della loro rapida crescita che avrebbe consentito un rapido sfruttamento de legname.

Per il suo recupero, è in programma la riforestazione del territorio con la piantagione di faggi, querce e abeti, piante autoctone e più resistenti ai tarli.

Tuttavia per il recupero del naturale ecosistema saranno necessarie decine d'anni.

Sulla cima è presente una torretta in acciaio da dove si possono ammirare i Beschidi di Żywiec, i Piccoli Beschidi e i Monti Tatra nei giorni di bel tempo oltre a varie vette in territorio slovacco.

 

Discesa verso il Czarna Wisełka

Dalla cima del Barania Góra i sentieri di colore rosso, blu e verde si sovrappongono.

In particolare quello rosso fa parte del Sentiero Principale dei Beschidi che attraversa la vicina cima di Magurka e prosegue in direzione di Wisła.

A quota novecento metri si trova il Rifugio Przysłop, un vero e proprio hotel che ha le sue origini sin dalla fine del XIX secolo e che ha subito diversi processi di ristrutturazione.

Scendendo ancora si prosegue lungo il sentiero rosso tra i boschi fino a raggiungere il tratto asfaltato dove scorre il torrente Czarna Wisełka.

Da questo momento il sentiero percorre tutta la valle meridionale del massiccio di Barania Góra.

Dopo un breve tratto il sentiero si dirama, a sinistra il tratto sterrato in salita porta a Kubalonka mentre in questa escursione il consiglio è di proseguire dritto lungo quello asfaltato.

Da questo momento in poi occorre seguire il sentiero asfaltato di colore nero per circa cinque chilometri da percorrere in poco più di un'ora.

Tutto il tratto scorre adiacente al Czarna Wisełka, altro torrente di alimentazione del fiume Vistola con varie piccole cascate naturali.

Una volta raggiunto il parcheggio, chi deve recuperare il mezzo a Biała Wisełka può affrontare un tratto stradale di oltre due chilometri, tuttavia capita di trovare autobus o taxi che possono accompagnare i turisti al punto di partenza.

 

Sentiero rosso per Kubalonka

Il sentiero rosso accennato sopra per Kubalonka è una possibile alternativa sia per chi vuole salire sul Barania Góra che per chi ha voglia di una breve passeggiata fra i monti.

Partendo da Przełęcz Szarcula dove si trova un parcheggio si può proseguire a piedi verso Stecówka. L'intero sentiero è parallelo a quello nero che si trova a valle.

Si può camminare nel bosco lungo il sentiero rosso mentre chi non è attrezzato può camminare sul tratto asfaltato adiacente. Su questa strada il traffico è limitato ai pochi residenti ed è spesso frequentato dalle famiglie con bambini. L'intero tratto affronta pochi saliscendi e non è affatto impegnativo.

Stecówka è un ampio spiazzale con un agriturismo e una chiesa. Da qui si può godere di uno splendido panorama sui Beschidi di Żywiec.

Scendendo invece da Barania Góra, per raggiungere Stecówka deve proseguire sul sentiero rosso anzichè quello nero.

L'intero sentiero da Szarcula per l'incrocio con il sentiero nero può essere affrontato in meno di due ore.

Chi invece ha intenzione di effettuare una breve passeggiata domenicale, da Szarcula per Stecówka impiega circa un'ora.

 

Come arrivare a Barania Góra

In treno la città più vicina è quella di Wisła facilmente raggiungibile da Katowice e da lì si raggiunge Biała Wisełka con autobus e taxi.

In macchina la strada migliore è dalla S52 che collega Bielsko-Biała a Cieszyn uscendo allo svincolo per Ustroń e Wisła. Una volta attraversate le due città occorre raggiungere il parcheggio a pagamento precedente l'accesso al parco.

Gli aeroporti più vicini sono quelli di Katowice e Cracovia oltre a quello di Ostrava in Repubblica Ceca che però non serve direttamente l'Italia.

 

Mappa del sentiero e profilo altimetrico

 

Mappa dei luoghi

 

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